... E allora Nafis una di quelle sere di fronte al tramonto raccontò questa storia a tutti gli altri. Sentiva il bisogno di chiudere il cerchio su quei concetti fino a lì espressi e poi ridefiniti in modo sublime dall’amico Enea.
Lo fece quando con gli amici si recò nella spiaggia perfetta.
Era la loro spiaggia ideale, speciale, dal calore e dalla pace che parlava da sé, abitata solo da animali, gabbiani in cielo e volpi che li raggiungevano spesso dall’immensa pineta, sul mare. E poi insetti improbabili, dalle corazze strane, a camminare sulla sabbia, farfalle enormi e colorate che volteggiavano, cespugli profumati e sabbie e dune calde e meravigliose, un mare che si estendeva a 180 gradi a perdita d’occhio, a nord, a sud e a ovest, con il suo vento dell’ovest che portava loro la migliore energia.
Era la spiaggia perfetta per poterci anche vivere, scoperta nelle loro perlustrazioni a ripulire quelle spiagge e quelle pinete invase da plastiche e mozziconi di sigaretta.
Nel momento di migliore pace, col sole tiepido che salutava i presenti su un mare piatto dallo spirito sereno, lo stesso dei pensieri sempre inseguiti da Nafis, poggiati su di un’acqua calma come dei fiori di loto su laghi lisci come l’olio, raccontò agli amici tutto il significato dell’esistenza della vita su questa Terra.
Il significato era emerso finalmente dopo le loro molte escursioni nella natura, nelle ultime riflessioni fatte insieme ad Enea, poi tutto sintetizzato nella lettura di Nafis che dava ai presenti la granitica conferma a coronazione delle loro intuizioni, che cercavano da tempo, perfetta in quel momento, che arrivava loro proprio adesso che avevano capito, forse spinta da energie cosmiche convergenti. La storia era un’avventura...
Illustrazioni di Sara Panicci https://www.instagram.com/sara.panicci/
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