Brano tratto dal Cap. 7 -I fondamenti del futuro-
“…Questa via d’uscita, chiede a gran voce il nostro aiuto, l’aiuto dei più giovani, dato che gli adulti non la vedono e continuano imperterriti la loro distruzione di un mondo che non è esclusivo di qualcuno, ma che è di tutti, che si è ribellato ad un uomo sordo che è solo un ospite, non il padrone.
E’ in atto una rivoluzione e tutti noi possiamo vincerla se ricominciamo a vivere in modo etico, oltre il nostro male, potendo dire di aver vissuto solo quando avremo imparato a sintonizzare le nostre note con la sinfonia della natura e del mare”.
“Forse la poesia può esprimere al meglio i nostri sentimenti, io non sono bravo”, esclamò Nafis agli amici e aggiunse: “allora richiamo in aiuto ancora una volta uno dei poeti miei preferiti, Byron, che scrisse:
“C’è un’estasi sulla spiaggia solitaria. C’è vita dove nessuno arriva, vicino al mare profondo, e c’è musica nel suo boato. Io non amo l’uomo di meno, ma la Natura di più””....
Illustrazione Cap. 7 di © Sara Panicci A R T
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