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La Ragazza che abbandonò il Destino
di

Alessandro Niccoli
 

copertina La ragazza che abbandonò il Destino

Il mio nome è Safaa. Vivo in Toscana insieme alla mia cavalla Quercia. Ho 17 anni, posso definirmi una bella ragazza, senza presunzione alcuna. Tuttavia la mia immagine, per quello che sono i miei obiettivi, non conta niente. Sono alla ricerca di qualcosa di profondo nel mio essere e nelle cose, lontano da immagine e conformismo. Un cammino aiutato dalla natura e dalla mia musica, lontano dai condizionamenti e dalle contraddizioni di una società che si impossessa di tutto, persone, ambiente, animali, terra e cielo. Ho la folle teoria che l’amore e i sentimenti si misurano in molti modi, ognuno dei quali restituisce ricchezza interiore. Mi insegue solo un problema, che mi sono creata da sola: la lontananza da un affetto che mi ha dato le ali.

Il romanzo è una sorta di fiction storica sulla situazione della società odierna, ove la narrativa femminile può aiutare con personaggi indimenticabili come Safaa nel suo viaggio emotivo, verso un destino creato dal suo libero arbitrio. Un viaggio alla scoperta di sè stessa, tra amore, perdita e seconde possibilità, grazie ad una grande tenacia per superare le avversità. La forte protagonista femminile, dal carattere complesso, fugge da relazioni inutili e dannose, verso una ricerca di difficili, diverse, dinamiche di crescita personale, frutto di attenta riflessione. L’ambiente dei suoi viaggi è vivido, l’atmosfera coinvolgente, portando ad un inaspettato trasporto nel tempo e nello spazio, fino a fuggire dalla realtà verso un’incredibile esplorazione culturale. La storia è avvincente.

Nel romanzo La Ragazza che abbandonò il Destino, Safaa, la giovane protagonista di una città del centro della Toscana, si trova di fronte a scelte difficili non accettando più la mentalità, i luoghi comuni e i destini costruiti a tavolino di una società che ritiene falsa e crudele. Si ribella, cambierà il suo nome in Safaa (nome di origini arabe, che significa: purezza, chiarezza o serenità), fino a quando, sottoposta dal padre ad una dura punizione, non troverà una cavalla ribelle come lei, e per questo incatenata a vita in una stalla isolata in un bosco. Diventeranno amiche, e fuggiranno insieme verso le zone più selvagge del Sud della Toscana… la chiamerà Quercia; il nome datole segnerà il vero e nuovo destino di Safaa. Attraverso avventure e sfide inaspettate, imparerà che la vera forza risiede nella capacità di scrivere la propria storia.
Safaa e i suoi nuovi amici, trovati nel suo cammino (gli altri particolari personaggi del romanzo, Nafis e Khalil) daranno vita a una trama avvincente, in antichi e isolati borghi toscani; la ragazza, col flauto da lei costruito, approfondirà come mai era prima l’amore per la musica, e in notturne feste medievali in costume, farà ballare le persone in modo travolgente, raccogliendo del denaro per il suo futuro. Durante il cammino affronterà con i due fedeli amici profondi dialoghi sul loro percorso, le decisioni sugli studi futuri, il senso della vita e sulla loro società, non più da accettare supinamente.
I tre ragazzi decideranno di intraprendere un viaggio nel deserto del Sahara, a sud del Marocco, e dopo esilaranti avventure in medine marocchine e fumosi hammam, si perderanno in sinuose dune sull'oceano; tra gabbiani, dromedari e fenicotteri rosa, Safaa si imbatterà in un durissimo conflitto, tra il voler morire in quel posto perfetto, e la forza della vita, urlatale dall'amico Nafis per riuscire a salvarla. Arriveranno al confronto con popoli antichi, con sagge ragazze Tuaregg, e nelle notti del deserto, sotto un unico cielo stellato, scoprirà nuovi orizzonti.

 


Safaa è un'adolescente che crede fortemente nella bontà delle persone ma, respinta dal mondo che la circonda e incompresa dalla sua famiglia, sceglie di intraprendere un viaggio alla scoperta di sé e della natura.
Con i suoi compagni di avventura s'imbatte in feste medievali, borghi antichi e boschi incontaminati, dove col flauto da lei costruito farà ballare e sognare le persone, in un confronto e scambio di enerigie potenti. Con i due fedeli amici ritrovati, Nafis e Khalil Visita poi il Sud del Marocco, dove s'immergerà in una cultura diversa e affascinante ritrovando, attraverso il viaggio e il confronto, la sua armonia interiore e la forza per affrontare le sfide sfide che la tormentano.
In un connubio di narrazione introspettiva e di continui scambi con l'altro e col nuovo, La Ragazza che abbandonò il Destino è un romanzo di formazione che mostra quanto la fuga sia necessaria al ricongiungimento con la propria vera identità: ovunque è casa solo se le radici dell'io sono ben salde.

 


Dalla prefazione dell'editor Anna Vannucchi:
L'autore riesce a trasmettere un messaggio potente: a volte è necessario allontanarsi da ciò che ci opprime per capire chi siamo veramente. Il romanzo si sviluppa attraverso scenari sognanti, luoghi che non sono solo sfondi, ma veri e propri catalizzatori di trasformazione per Safaa, attraverso l’interazione con culture diverse e la scoperta della natura. Alessandro Niccoli dipinge un affresco ricco di avventure e incontri, evidenziando l’importanza del rispetto per l’ambiente per la propria crescita interiore, e la valorizzazione della diversità.

 

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Panoramica libro 
Nel suo romanzo La ragazza che abbandonò il Destino (Porto Seguro Editore 2023), Alessandro Niccoli racconta l’incredibile percorso mosso da una grande forza di volontà che all’inizio della post-adolescenza porta la protagonista a riappropriarsi del proprio destino e della propria identità, riuscendo ad abbandonare quello che la società le voleva costruire addosso, come spesso succede.
La storia della ragazza parte da una crisi interiore (cambierà il suo nome in Safaa che in arabo vuol dire “purezza”) e dalla sua scuola di periferia, dove conosce un ragazzo importante, Nafis (protagonista del precedente libro di Alessandro Niccoli “Nafis e i Corridoi colorati”), poco prima di essere mandata in punizione per il suo carattere ribelle e taciturno, in una fattoria, per tutta un’estate, dove la nonna allevava cavalli da corsa. A seguire le scene principali della sua avventura di vita si svolgono in antichi borghi toscani, i boschi e gli ambienti più suggestivi e incontaminati della regione, che visita con la sua cavalla, liberata in una rocambolesca fuga insieme, da una tremenda prigionia in una stalla nel mezzo ad un bosco, perché ritenuta ribelle dalla gente della fattoria e del paese; la chiamerà Quercia, e quel nome le restituirà col tempo grandi significati. Continuerà poi il suo viaggio con Quercia e con due amici, tra cui Nafis, reincontrato ad una grande festa medievale, ove lei si dilettava col suo flauto, che brandiva come una spada, a far ballare le persone in mirabolanti ed estasianti giravolte, raccogliendo qualche soldo per andare avanti. Dopo lunghi cammini nei boschi, vallate e paesi medievali, tra avventure, suspense e momenti di riflessione e confronto, i tre ragazzi decisero di intraprendere un viaggio nel Sud del Marocco, in incredibili spiagge arancioni popolate da dromedari e fenicotteri sull’oceano, e tra i berberi e i tuareg del deserto del Sahara, Safaa incontrerà, tra contemplazione di dune, oasi e miraggi, quei messaggi rivelatori che la libereranno dai dubbi e dai dolori che la turbavano da tempo; esperienze forti la condurranno a vivere nella pienezza di sè stessa.

Tema ricorrente nelle opere dell’autore è il viaggio, che però non si limita al viaggio come scoperta di luoghi ma è anche metafora di viaggio introspettivo, atto alla ricerca di sé stessi e di risposte e soluzioni. Come nel precedente libro di Alessandro Niccoli, ove qui ritroviamo il protagonista Nafis, come amico di Safaa, La Ragazza che abbandonò il Destino, anche questo libro ci porta in due viaggi paralleli. La narrazione è avvincente ma nel contempo delicata, alternata tra momenti di avventura, riflessione e di suspense, lasciando il lettore incollato al testo. L’autore riesce ad alternare in un perfetto equilibrio momenti di avventura e momenti di ricerca interiore, che come tanti pezzi di un puzzle piano piano comporranno un’immagine inaspettata.
 
  PREFAZIONE
Tema ricorrente nelle opere dell’autore è il viaggio, che però non si limita al viaggio come scoperta di luoghi ma è anche metafora di viaggio introspettivo, atto alla ricerca di sé stessi e di risposte e soluzioni.
Come per Nafis, anche in La ragazza che abbandonò il destino l’autore ci porta in due viaggi paralleli, in modo avvincente ma anche riflessivo e costruttivo.
Il viaggio fisico parte da un paese italiano immerso fra boschi e colline e si spinge fino all’esotico Marocco, fonte di ispirazione per comprendere le diversità culturali fra popoli ed abbattere le false credenze. Ogni Paese ed ogni cultura nascondono una grande ricchezza, frutto di millenni di crescita culturale e tradizionale. I limiti che dà la cultura di appartenenza crollano al cospetto delle differenze di usi e costumi, ma anche di pensieri di un popolo così geograficamente vicino ma anche così lontano e differente.
Potrebbe essere qualunque Paese del mondo, perché ogni cultura è diversa e ricca di spunti di riflessio- ne. Il confronto apre la mente e porta alla caduta di pregiudizi e ad un arricchimento culturale.
Contemporaneamente la protagonista attraversa una profonda crisi, che poi è la spinta per partire per il suo viaggio, che se inizialmente è una fuga, si trasformerà nella soluzione dei problemi che ha provato a lasciarsi alle spalle.
Safaa è un’adolescente piena di talento, ma anche incompresa e fragile. Osteggiata da una famiglia che non la approva, si ritrova da sola ad affrontare un mondo ostico con valori che non le appartengono. Questo la porta a chiudersi completamente in sé stessa fino a sprofondare in un baratro. Con un atto di grande forza di volontà, considerata anche la sua giovanissima età, decide di andarsene, lasciando tutto, anche la sicurezza che una famiglia può dare. Affronta prove difficili: la solitudine, la crisi interiore, il cercare come sostentarsi, i dubbi che la seguono e la perseguitano. Ma ogni prova la rende più forte e le dona un pezzetto di comprensione che alla fine la porterà forse alla soluzione e alla risoluzione dei suoi conflitti interiori. Un viaggio che parla di libertà come scelta consapevole econquistata attraverso la rinuncia degli affetti e delle sicurezze e la ricerca di valori semplici ma profondi. Liberarsidai dettami imposti dalla famiglia e dalla società, da molti visti come normali, provoca un gran senso di vuoto edinsicurezza, vuoto che però può essere riempito da nuovi valori e nuove scelte, ma solo dopo aver compreso ciò cheveramente conta.
   Spogliarsi di un’identità cucita addosso da altri per ritrovare finalmente sé stessa e la vera pace.
   La narrazione è avvincente ma nel contempo delicata. L’autore riesce ad alternare in un perfetto equilibrio momenti di avventura e momenti di ricerca interiore, che come tanti pezzi di un puzzle piano piano comporranno un’immagine inaspettata.
   Intraprendere questo viaggio insieme alla protagonista dà la possibilità al lettore di ritrovare anche sé stesso.   Safaa   è  come  uno  specchio dentro il quale ognuno di noi può ritrovare la sua vera immagine perduta.
   Anna Vannucchi
   Naturalista

Alcune recensioni Amazon su pagina autore: 

https://www.amazon.com/author/alessandro.niccoli
Prima di tutto leggo molto, con piacere e anche velocemente, ma raramente mi capita davanti al naso un romanzo così ammirevolmente brillante, emozionante e fantastico.
Non scriverò nulla sul contenuto stesso, in modo da non fare nessuno spoiler !!
Lo stile di scrittura dell'autore rende incredibilmente facile e piacevole non distogliere lo sguardo dalle righe. Così che ho potuto godere di un impressionante cinema mentale in tutte le ore trascorse in questa bellissima storia da favola. Amorevolmente e matura, presenta i suoi protagonisti in modo così vivido. Ho teso loro la mano più di una volta e il mio cuore è stato completamente occupato dal protagonista, fin dall'inizio. Ancora e ancora sono stato attratto sempre più in profondità nella storia e trascinato in modo accattivante.
Questo libro è così bello, è pieno di profondità, pieno di vita e amore.

Alessandro Niccoli (S. Miniato 1968) è un avvocato e scrittore, che non accetta le discriminazioni, difende l’ambiente e gli animali. Nel 2013 ha vinto un premio speciale con il racconto “Camminando, il tuo spirito sognai”, poi inserito nel suo primo libro “L’odore delle Rose” (Europa Edizioni 2019). Nel 2021 pubblica “Nafis e i Corridoi colorati”, libro di rinascita per una generazione dimenticata, un vero e proprio manuale teorico-pratico di sopravvivenza nella società attuale, poi rinnovato nel 2024 col nuovo titolo: "I Ragazzi della Generazione tradita".

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